Pescasseroli ricorda Carlo
Corteo fino all'Hotel Faggio Rosso
Ore 17,30
Resoconto della Manifestazione:
La Manifestazione si è aperta puntualmente intorno alle ore
16,00. Gli intervenuti, circa cento persone,
sono stati accolti dal sindaco di Pescasseroli nella Sala consiliare.
Il Sindaco, Anna Nanni, ha tenuto un breve discorso ricordando la
figura di Carlo Macro e la sua presenza nella comunità di Pescasseroli, paese
natale del padre, Antonio Macro e sede dell’Albergo Il Faggio Rosso, iniziato dallo stesso
Antonio, prematuramente scomparso e dove Carlo,
aveva lavorato fino all’anno prima.
Successivamente, il
Coro di Pescasseroli diretto dalla maestra Anna Tranquilli Neri si è esibito con diversi pezzi tratti dal
repertorio della tradizione musicale sacra. Si sono succeduti, quindi, gli
interventi di Maria Pia Graziani, direttrice del Museo della Transumanza di
Villetta Barrea e Rolando Panfili
dell’Associazione Futuro Remoto, organizzatori dell’evento, e di Francesco Macro, il fratello di Carlo.
Francesco ha ringraziato il Sindaco, Maria Pia Graziani e Rolando Panfili e ha
parlato della Associazione “Carlo Macro per la cultura della Legalità”,
costituita di recente per volontà della madre, Giuliana Bramonti, presente
anch’essa in Sala con altri familiari e parenti di Carlo. E’ intervenuto anche
Carlo Bramonti, lo zio di Carlo, che si è soffermato sul concetto di legalità,
posto come fulcro dell’azione della novella Associazione. Memore delle
circostanze nelle quali Carlo ha trovato la morte, nelle quali ogni norma è
stata deliberatamente violata, è stato sottolineato come per cultura della Legalità si intenda il rifiuto dell’arbitrio,
della prepotenza e di ogni genere di violenza, in favore del rispetto della
persona, delle comunità cittadine, delle norme democraticamente stabilite .
Nella sala del consiglio comunale si è esibito, quindi,
Stefano Pompili. Il musicista, amico fraterno di Carlo, ha eseguito con il
cuore e accompagnato dalla sua chitarra, il pezzo di Bob Marley Redemption
song. Un brano immortale, con un testo che racconta un messaggio umano di
sofferenza per soprusi, paure e morte ma mai segnato dall’odio e dalla
rassegnazione, bensì dalla speranza di liberare la mente e salvarsi in una
redenzione. “Emancipate yourselves from mental slavery” (emancipatevi
dalla schiavitù mentale).
Dopo altri brani eseguiti dal Coro di Pescasseroli, la
manifestazione si è spostata all’Albergo Faggio Rosso. Era previsto che si
raggiungesse l’albergo in corteo ma l’iniziativa è stata impedita dalla pioggia
che proprio in quel momento si è abbattuta sul paese.
In Albergo, la scena
è stata tenuta dagli allievi dell’Accademia Vivarum Novum, Centro di studi umanistici che raccoglie
ragazzi di tutto il mondo desiderosi di
dedicarsi allo studio di quella materia particolare e delle lingue latine
e greche che essi sono sollecitati ad utilizzare come lingue vive e quindi da
utilizzare nella comunicazione quotidiana durante il periodo di permanenza
nell’Accademia. Forti di questa speciale competenza linguistica, gli allievi
dell’Accademia, hanno eseguito in musica brani di Orazio, Catullo, Marziale e
Virgilio.
Prima e durante la
loro esibizione il prof. Luigi Miraglia,
fondatore e rettore dell’Accademia, invitato da Giuliana Bramonti e incalzato
dalle domande di Maria Pia Graziani e Rolando Panfili ha interessato la platea
con un approfondita e pregiata dissertazione sul tema dei valori morali.
Il concetto centrale del discorso è stata la necessità di
tornare a parlare, insegnare e praticare il bene, il bello il giusto e il vero,
come facevano i latini e greci nell’epoca originaria della cultura umanistica.
Al termine della esibizione degli allievi dell’Accademia, Giuliana Bramonti ha ringraziato nuovamente
gli organizzatori, il prof. Miraglia Chiara e
Loreta Grassi dell’Albergo Il Faggio Rosso. L’evento si è protratto
ancora con un appetitoso rinfresco offerto dall’Albergo ed è terminato intorno
alle ore 20,00.
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